Il lago di Como, così splendido, così in pace
“Il cielo di Lombardia, così bello quando è bello, così splendido, così in pace.”
Alessandro Manzoni, con poche, semplici parole, coglie in pieno l’atmosfera che si respira lungo le sponde del lago di Como e gli stati d’animo così pieni e profondi che gonfiano il cuore.
Per chi ancora non lo conoscesse, suggerisco di “gironzolarlo” al più presto, nella bella stagione, se amate il brulicare di vita, in autunno o in inverno, se invece cercate l’introspezione, la poesia, la malinconia piena di parole.
Como e Lecco giacciono sui due differenti rami dello stesso lago, da sempre in competizione, da sempre riflesse nello stesso specchio d’acqua: più civettuola e ridondante di turisti la prima, più introversa e impostata la seconda.
Io ci sono nata da quelle parti e non posso che amare quei luoghi, in ogni loro forma, colore, sotto ogni tipo di cielo, che sia stellato o gonfio d’acqua, e continuo a scovare meraviglie, punti di vista ricchi d’incanto, paesi che non conoscevo, che luccicano in tutto il loro splendore, affacciati su quelle acque che hanno visto tanto e che conservano segreti inenarrabili.
C’è Lecco, cullata dal fiume, dal lago e protetta dalle montagne, Varenna, che sembra nata dall’acqua, bella e poetica, la Valtellina, che regala scorci di una natura serena, coi suoi sentieri che risalgono le montagne e i suoi splendidi “micromondi” di benessere e genuinità. Salite su un traghetto qualsiasi e percorrete il lago, “smarritevi” nei giardini e nelle stanze di Villa Carlotta, scendete a San Giovanni Lario e mischiatevi ai turisti stranieri che arrivano, puntuali, ogni estate, gustatevi Bellagio e la sua eleganza, arrampicatevi fin su a Civenna e, dalla terrazza panoramica, lanciate lo sguardo giù, lungo i pendii verdi che si lasciano scivolare nell’acqua. E non dimenticatevi Como, coi suoi vicoli e il Duomo, e gustatevelo dall’alto, concedendovi un giro sulla funicolare che sale a Brunate, dove affacciarvi dalla terrazza panoramica e godervi lo spettacolo, ancora più memorabile dal faro voltiano, coi suoi 150 gradini e i suoi 29 metri di slancio verso l’alto!
Sentitevi liberi di non avere meta, percorrete le sue sponde alla ricerca di dettagli, di storie, di percorsi che salgono lungo le montagne e che consentono di affondare gli occhi in panorami che meritano davvero di essere visti, almeno una volta nella vita..