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Tornare bambini a Casperia

Appassioniamoci al nostro bel paese, affezioniamoci ai nostri luoghi, ritorniamo a popolare i vicoli, le piazze, a sederci sulle scalinate, ad affacciarci alle terrazze.

Perdiamoci nei nostri paesaggi mozzafiato, riscopriamoci un po’ pellegrini, un po’ esploratori e scopritori di tesori perduti e mai come ora aiutiamoci a sentirci meglio e a sentirci felici, in quanto abitanti di una terra meravigliosa!

 

 

Oggi Casperia ci ha fatti sentire un po’ così, ci ha ribadito innanzitutto le nostre fortune e ci ha fatto correre un bel po’ a ritroso nel tempo, come quando sei piccolo e mamma e papà ti portano in gita in un posto da fiaba, dove poter liberamente giocare a nascondino senza paura di perdersi e subito cogli al volo l’occasione rara lanciandoti giù per un vicolo, arrampicandoti su per una scalinata, sfrecciando come un fulmine sotto un arco, dove ti fermi a prendere un po’ di fresco e ad accarezzare un gatto..

 

 

… e poi di nuovo giù per un altro vicolo, dove ti perdi tra i fiori e i profumi che escono dalle case, per poi ritrovarti, tra una trotterellata e l’altra, nel bel mezzo di una piazza inaspettata, dalla cui terrazza è impossibile non fermarsi a godere del panorama.

Questa è Casperia, un borgo medievale in provincia di Rieti, abbracciato e sorretto da una campagna così bella e generosa che l’occhio si perde, tra gli ulivi e le balle di fieno che, con le loro rigorose e armoniche geometrie, scandiscono un paesaggio degno di essere dipinto, o quantomeno fotografato, per i più abili raccontato..

Seduti su di una panchina si torna bambini, o scrittori d’altri tempi.

Buona passeggiata!

 

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